Gli ultimi 7 mesi hanno cambiato il modo di vivere e di conseguenza le abitudini del consumatore e questo dimostra come il modo di approcciarsi al mondo della finanza si è evoluto.
Non si tratta di essere favorevoli o meno al cambiamento, perché stiamo già attraversando l’ennesima rivoluzione industriale dove i colossi mondiali, quali Amazon, hanno quasi definitamente prevalso sui piccoli commercianti.
Il lockdown ci ha mostrato quanto sia facile e conveniente acquistare online, facendo un assist a tutte le istituzioni finanziarie che hanno investito nel fornire servizi online.
Questa breve premessa serve a comprendere in modo più completo il senso di questo articolo e il perché negli ultimi mesi si sia registrato un picco nella registrazione di conti online.
Sembra un lontano ricordo quando nel 2019 Codacons intervistò 3056 persone, ponendo loro domande inerenti al mondo della finanza.
I risultati affermarono che oltre il 30% degli Italiani non conoscesse il funzionamento o la definizione stessa di conti correnti, obbligazioni o fondi comuni.
Nel 2020 Facile.it commissionò una ricerca a mUp Research e Norstat al fine di scoprire quanto gli Italiani siano a conoscenza dei costi applicati dalle loro banche.
5.9 Milioni di italiani, circa il 15% di correntisti, hanno ammesso di non esserne a conoscenza.
Da questi semplici, ma allo stesso impressionanti, dati comincerà il nostro articolo, che mirerà a essere fonte di informazione per chi vuole approcciarsi per la prima volta e chi vuole espandere le proprie conoscenze finanziarie.
Che cosa sono le obbligazioni?
L’obbligazione o bond è un credito finanziario, generalmente emesso da istituzioni pubbliche, che alla sua scadenza dà al possessore il corretto rimborso del capitale più gli interessi maturati sulla somma prestata. Un esempio di obbligazione sono i titoli di stato.
L’obbligazione è considerata in genere una forma di investimento low risk, in quanto non soggetta alle varie quotazioni del mercato oltre ad avere nella maggior parte dei casi un tasso di interesse fisso.
Fondamentalmente funziona come un prestito bancario, solamente che tu consumatore sei colui che elargisce il prestito e l’ente pubblico quello che usufruisce del denaro.
Che cosa sono i fondi comuni?
I fondi comuni fanno parte della categoria di investimento collettivo del risparmio. Il denaro dei risparmiatori viene affidato a SGR (Società di Gestione del Risparmio). Questa società successivamente investe sul mercato mobiliare seguendo il criterio della diversificazione dell’investimento.
Così facendo si riduce il rischio di perdite rispetto all’investire in una sola società o in un solo settore.
Ma a cosa servono i fondi comuni? I fondi comuni permettono anche a chi non dispone di un grosso capitale di entrare in un determinato mercato. Esistono differenti tipi fondi che l’investitore o meglio dire il risparmiatore può scegliere:obbligazionari, bilanciati, di liquidità, flessibili, azionari ed etici, che possono appartenere ad una qualunque delle altre categorie menzionate.
Che cos’è un conto corrente?
Per conto corrente si intende uno strumento finanziario utilizzato per unificare e gestire i propri risparmi.
L’essere proprietario di un conto corrente porta con sé tantissimi vantaggi:
- Ti verrà assegnato un IBAN verso il quale potrai ricevere trasferimenti ad esempio lo stipendio o la pensione.
- A questo IBAN potrai associare (connettere) una carta di debito o credito, che renderà i tuoi fondi accessibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
- Puoi ricevere o effettuare bonifici bancari nazionali e internazionali.
Questi sono alcuni dei privilegi nell’essere un correntista.
Quale conto corrente scegliere?
Al giorno d’oggi esistono svariati modi di aprire un conto corrente. Puoi aprire un conto in una filiale bancaria o un conto corrente online.
Quest’ultima è senza dubbio la soluzione più comoda sia per l’istituzione che emette i servizi finanziari che per l’utilizzatore. Niente code, scartoffie o lunghe attese.
Al di là della burocrazia, l’avere un conto corrente online ti offre la flessibilità di poter effettuare qualsiasi operazione finanziaria direttamente dal divano. Hai perso la carta? Chiama il call center, blocca la carta ed ordinane una nuova. Non ricordi il PIN della carta? Con pochi e semplici click potrai riceverlo via SMS. Non ricordi il codice di accesso? Segui i passaggi e ne riceverai uno temporaneo in pochi minuti. Hai bisogno di fare un bonifico urgente ma è sera e la banca più vicina è chiusa? Nessun problema! Accedi, inserisci i dati e conferma… et voilà, il trasferimento è stato effettuato.
Altro vantaggio può essere legato ai costi di gestione che risultano essere nettamente inferiori, se non a costo zero, rispetto ad un conto corrente tradizionale.
“Quindi non ha senso aprire un conto corrente tradizionale!?” Beh, il discorso è più ampio. L’ideale è avere ambedue le opzioni. Il motivo è che nonostante la vastissima gamma di servizi offerti dai portafogli digitali, ci sono ancora alcune operazione per il quale è necessario avere un conto corrente tradizionale. Avendo tutti e due gli strumenti finanziari avrai la possibilità di gestire le tue finanze a tuo piacimento oltre a mantere al sicuro i tuoi fondi.
Devi acquistare qualcosa online? Devi ricaricare i tuoi minuti mobili? Devi andare in un paese estero con una valuta differente dall’Euro? Ok, per queste situazioni ti affidi al portafoglio digitale.
Devi richiedere un prestito? Devi versare dei contanti nel conto? Per questo ci pensa la banca.
Che cosa sono i portafogli digitali?
Un portafogli digitale è uno strumento elettronico o un servizio online che permette ai suoi consumatori di effettuare transazioni digitali. Questo include la possibilità di fare acquisti online e in negozio, collegare il proprio conto corrente bancario e inserire al suo interno (e all’interno dello smartphone) le carte fedeltà.
Come fanno i portafogli digitali ad offrire costi così bassi? La risposta a questa interessante domanda sta nel fatto che come è possibile intuire dal nome, i portafogli digitali offrono i loro servizi online e non avendo spese addizionali dovute al mantimento di filiali, mobili ecc., possono permettersi di offrire questi servizi a costo zero (o quasi).
“Ok, ma se perdo il telefono mi rubano tutti i soldi!” – No. Non funziona così.
I portafogli mobili sono molti più sicuri rispetto al portarsi dietro tutte le carte di debito e credito o contanti.
Basti pensare che nel 2018 sono stati denunciati 14087 furti con strappo e 152128 furti con destrezza.
I portafogli digitali usano l’autentificazione a più fattori. L’autentificazione a più fattori,
si basa sulla premessa che è improbabile che una terza persona sia in grado di fornire i fattori richiesti per l’accesso. Se, in un tentativo di autenticazione, almeno uno dei componenti risulta mancante o fornito in modo errato, l’identità dell’utente non viene stabilita e l’accesso bloccato. I fattori di autenticazione includono:
- Qualcosa che hai: qualcosa di tangibile, come una carta bancaria o portachiavi NFC.
- Qualcosa che sai: qualcosa che solo tu puoi sapere, come password, PIN, codice di accesso, ecc.
- Quello che sei: l’impronta digitale, il Face ID, ecc.
Un buon esempio di autenticazione a due fattori è il prelievo bancomat; solo la corretta combinazione di una carta di credito (qualcosa che l’utente possiede) e un PIN (qualcosa che l’utente conosce) permette di effettuare la transazione.
A questo punto dell’articolo speriamo di averti fornito le informazioni che cercavi.
Il mondo della finanza sta cambiando ed è necessario stare al passo con i tempi.
Perché non provare? Apri il tuo conto in pochi minuti e goditi un mondo di nuove opportunità!